Fondamenti della meccanica atomica
Che poi negli atomi siano sempre contenuti degli elettroni, della stessa specie di quelli che si osservano liberi, è provato da molti fatti che
Pagina 10
Fondamenti della meccanica atomica
negativa in forma di elettroni, restava da conoscere in quale forma si trovasse nell'atomo quella elettricità positiva che è necessaria a dare
Pagina 10
Fondamenti della meccanica atomica
massa, avente una carica positiva Ze (chiamando e la carica dell'elettrone presa in valore assoluto): intorno ad esso si trovano Z elettroni, le cui
Pagina 12
Fondamenti della meccanica atomica
Secondo il modello di Rutherford, la valenza ed in genere le proprietà chimiche di un atomo dipendono esclusivamente dal movimento degli elettroni
Pagina 14
Fondamenti della meccanica atomica
e lo stesso numero di elettroni planetari, ma differiscono per la massa del nucleo. Poichè il moto degli elettroni è determinato dalle forze
Pagina 15
Fondamenti della meccanica atomica
Positroni, o elettroni positivi: carica positiva dell'ordine di e, peso dell'ordine di quello dell'elettrone negativo (probabilmente sono esattamente
Pagina 16
Fondamenti della meccanica atomica
elettroni: carica - e, peso 1/1823 unità atomiche. Sono identici a quelli circolanti intorno al nucleo.
Pagina 16
Fondamenti della meccanica atomica
, sarebbe del pari insormontabile agli elettroni. Ma invece, come si è visto nel § precedente, la meccanica ondulatoria consente ad alcuni degli
Pagina 204
Fondamenti della meccanica atomica
può dunque dire che la superficie del metallo rappresenta per gli elettroni un gradino di potenziale di altezza , cosicchè, se disponiamo l'asse x
Pagina 204
Fondamenti della meccanica atomica
che dà per il coefficiente di trasmissione , e quindi per il numero di elettroni emessi, proprio l'espressione suggerita dai dati sperimentali.
Pagina 206
Fondamenti della meccanica atomica
Assai notevole è poi la legge che lega la forza viva w con cui sono emessi gli elettroni alla frequenza v della radiazione incidente: essa è
Pagina 24
Fondamenti della meccanica atomica
analoghe a quella di Balmer, il BOHR fu condotto a pensare che l'emissione di tali spettri fosse provocata dal salto quantico di uno solo degli elettroni
Pagina 267
Fondamenti della meccanica atomica
elettroni del nocciolo come formanti intorno al nucleo una distribuzione continua o «nuvola» di elettricità negativa, statica ed a simmetria sferica, così da
Pagina 267
Fondamenti della meccanica atomica
di Schrödinger corrispondente agli elettroni del nocciolo è tale che , cioè la densità media di carica elettrica, è indipendente dal tempo ed a
Pagina 267
Fondamenti della meccanica atomica
(dove e rappresenta la carica dell'elettrone in valore assoluto). Questo risultato si potrebbe estendere ai sistemi con quanti si vogliono elettroni.
Pagina 274
Fondamenti della meccanica atomica
e si riconosce che: il momento magnetico dovuto al moto orbitale degli elettroni è sempre un multiplo intero di
Pagina 275
Fondamenti della meccanica atomica
magnetici generati dai Z — 1 elettroni del nocciolo si elidono: invece negli altri atomi vi è da tener conto degli spin e dei campi magnetici generati
Pagina 279
Fondamenti della meccanica atomica
In questa teoria si è supposto che gli elettroni diffondenti fossero liberi, mentre nella realtà essi sono più o meno vincolati al nucleo dell'atomo
Pagina 30
Fondamenti della meccanica atomica
È questa la relazione cercata. Da essa risulta, in particolare, che, col variare di θ da O a 180°, θ' varia da 90° a 0°: quindi, gli elettroni sono
Pagina 32
Fondamenti della meccanica atomica
trattasse di particelle identiche (p. es., elettroni) si dovrebbero fare altre considerazioni, che rimandiamo al cap. VI.
Pagina 339
Fondamenti della meccanica atomica
DIRAC fa l'ipotesi che uno spazio privo di cariche elettriche non debba pensarsi come uno spazio in cui non vi sono elettroni, ma che invece vi siano
Pagina 461
Fondamenti della meccanica atomica
argomento e sulla annichilazione degli elettroni, rimandiamo al n. 26 e al n. 31 della bibl., nonchè all'opuscolo di I. CURIE ed F. JOLIOT L'électron
Pagina 463
Fondamenti della meccanica atomica
(l) Per indicazioni bibliografiche più complete e per maggiori particolari su questo argomento e sulla annichilazione degli elettroni, rimandiamo al
Pagina 463
Fondamenti della meccanica atomica
ciascuno degli elettroni dell'atomo resta individuato da una quaterna di numeri quantici. Questi numeri intervengono in tutte le leggi che determinano
Pagina 473
Fondamenti della meccanica atomica
in un atomo non vi sono mai due elettroni aventi la stessa qua>terna di numeri quantici Poichè il quarto numero quantico, s, può assumere solo due
Pagina 474
Fondamenti della meccanica atomica
(2) Si ammette il principio di Pauli per qualunque sistema contenente più elettroni: p. es. la « statistica di Fermi», valida per un gas di elettroni
Pagina 475
Fondamenti della meccanica atomica
possono essere al più due elettroni aventi questa tema di numeri quantici orbitali (o, come si dice brevemente, questa «orbita»). In questa forma fu
Pagina 475
Fondamenti della meccanica atomica
a un valore tale da poter trascurare le interazioni fra i diversi elettroni, come si è detto a pag. 474: sia allora la autofunzione dell'i-esimo
Pagina 477
Fondamenti della meccanica atomica
In molti casi, in un sistema con due elettroni le forze dovute agli spin sono trascurabili in prima approssimazione. Formalmente, ciò significa che
Pagina 485
Fondamenti della meccanica atomica
di elio, in quanto si possono schematizzare col criterio del § 59, p. II, considerando i due elettroni di valenza come soggetti all'attrazione del
Pagina 496
Fondamenti della meccanica atomica
formula di Bohr (18). Si comprende dunque che quando degli atomi sono bombardati da elettroni di energia sufficiente ad eccitarli, essi debbono emettere
Pagina 51
Fondamenti della meccanica atomica
studi. Il dispositivo generalmente usato per lanciare degli elettroni con una data velocità consiste (v. fig. 9) in un filo metallico arroventato
Pagina 52
Fondamenti della meccanica atomica
elettroni nell'urto, ossia l'energia comunicata all'atomo per eccitarlo: si hanno così le altezze dei diversi livelli al disopra del livello fondamentale
Pagina 54
Fondamenti della meccanica atomica
rarefatto, la sostanza che si deve studiare, si trova il sistema per il lancio di elettroni costituito, come si è detto al § precedente, da un filamento
Pagina 55
Fondamenti della meccanica atomica
Ma supponiamo ora di aumentare il potenziale V, finchè eV sia poco superiore ad E2—E1: allora la forza viva degli elettroni, in vicinanza della
Pagina 55
Fondamenti della meccanica atomica
usate per accelerare gli elettroni (p. es. 40 volt): allora nessuno degli elettroni lanciati dal filamento potrà arrivare alla placca P, perchè saranno
Pagina 57
Fondamenti della meccanica atomica
Supponiamo di racchiudere un gas formato da atomi e da elettroni in una cavità a pareti perfettamente riflettenti sia per gli atomi che per gli
Pagina 59
Fondamenti della meccanica atomica
collisione tra elettroni ed atomi (effetto Ramsauer), ed a varie altre questioni.
Pagina 67
Fondamenti della meccanica atomica
Secondo la meccanica ondulatoria, il comportamento di un fascio di elettroni (p. es. un fascio di raggi catodici) è retto da leggi matematiche assai
Pagina 73
Fondamenti della meccanica atomica
tensione di questa si poteva variare la velocità degli elettroni (nelle esperienze descritte la tensione variava da 30 a 370 voli). I diaframmi
Pagina 75
Fondamenti della meccanica atomica
Gli elettroni erano emessi (fig. 11) da un filamento di tungsteno incandescente F, e venivano accelerati dal campo creato tra F ed il diaframma D
Pagina 75
Fondamenti della meccanica atomica
segmento proporzionale al numero di elettroni diffusi in quella direzione ed i diversi diagrammi corrispondono a diverse velocità degli elettroni incidenti
Pagina 79
Fondamenti della meccanica atomica
riflessione regolare ogni volta che θ passava per un valore soddisfacente la (34): invece nelle esperienze con gli elettroni è più comodo tenere fisso
Pagina 79
Fondamenti della meccanica atomica
Si inviano gli elettroni sul cristallo non più normalmente ma con un angolo di incidenza θ (fig. 14). La direzione di propagazione, nell'interno del
Pagina 79
Fondamenti della meccanica atomica
I corpuscoli elettrici negativi, o elettroni, sono noti da molto tempo come costituenti i raggi catodici ed i raggi β delle sostanze radioattive
Pagina 8
Fondamenti della meccanica atomica
Altre esperienze di diffrazione degli elettroni, sia col metodo analogo a quello di Lane che col metodo analogo a quello di Bragg, sono state poi
Pagina 80
Fondamenti della meccanica atomica
Tale metodo è stato applicato agli elettroni da G. P. THOMSON, da RUPP e da altri, e si è mostrato per molti aspetti più vantaggioso di quello di
Pagina 81
Fondamenti della meccanica atomica
Considerazioni teoriche suggeriscono, come vedremo al § 26, p.II, che la lunghezza d'onda λ dipenda dalla velocità v degli elettroni secondo una
Pagina 81
Fondamenti della meccanica atomica
Questa formula (che per V piccolo coincide con la (38)) è stata verificata da esperienze eseguite da PONTE su elettroni veloci (fino a 17.250 volt
Pagina 83
Fondamenti della meccanica atomica
Le esperienze di diffrazione degli elettroni, descritte nei §§ precedenti, hanno dimostrato chiaramente che non solo la radiazione elettromagnetica
Pagina 84