Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: elettroni

Numero di risultati: 116 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Fondamenti della meccanica atomica

435670
Enrico Persico 50 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Fondamenti della meccanica atomica

Che poi negli atomi siano sempre contenuti degli elettroni, della stessa specie di quelli che si osservano liberi, è provato da molti fatti che

Pagina 10

Fondamenti della meccanica atomica

negativa in forma di elettroni, restava da conoscere in quale forma si trovasse nell'atomo quella elettricità positiva che è necessaria a dare

Pagina 10

Fondamenti della meccanica atomica

massa, avente una carica positiva Ze (chiamando e la carica dell'elettrone presa in valore assoluto): intorno ad esso si trovano Z elettroni, le cui

Pagina 12

Fondamenti della meccanica atomica

Secondo il modello di Rutherford, la valenza ed in genere le proprietà chimiche di un atomo dipendono esclusivamente dal movimento degli elettroni

Pagina 14

Fondamenti della meccanica atomica

e lo stesso numero di elettroni planetari, ma differiscono per la massa del nucleo. Poichè il moto degli elettroni è determinato dalle forze

Pagina 15

Fondamenti della meccanica atomica

Positroni, o elettroni positivi: carica positiva dell'ordine di e, peso dell'ordine di quello dell'elettrone negativo (probabilmente sono esattamente

Pagina 16

Fondamenti della meccanica atomica

elettroni: carica - e, peso 1/1823 unità atomiche. Sono identici a quelli circolanti intorno al nucleo.

Pagina 16

Fondamenti della meccanica atomica

, sarebbe del pari insormontabile agli elettroni. Ma invece, come si è visto nel § precedente, la meccanica ondulatoria consente ad alcuni degli

Pagina 204

Fondamenti della meccanica atomica

può dunque dire che la superficie del metallo rappresenta per gli elettroni un gradino di potenziale di altezza , cosicchè, se disponiamo l'asse x

Pagina 204

Fondamenti della meccanica atomica

che dà per il coefficiente di trasmissione , e quindi per il numero di elettroni emessi, proprio l'espressione suggerita dai dati sperimentali.

Pagina 206

Fondamenti della meccanica atomica

Assai notevole è poi la legge che lega la forza viva w con cui sono emessi gli elettroni alla frequenza v della radiazione incidente: essa è

Pagina 24

Fondamenti della meccanica atomica

analoghe a quella di Balmer, il BOHR fu condotto a pensare che l'emissione di tali spettri fosse provocata dal salto quantico di uno solo degli elettroni

Pagina 267

Fondamenti della meccanica atomica

elettroni del nocciolo come formanti intorno al nucleo una distribuzione continua o «nuvola» di elettricità negativa, statica ed a simmetria sferica, così da

Pagina 267

Fondamenti della meccanica atomica

di Schrödinger corrispondente agli elettroni del nocciolo è tale che , cioè la densità media di carica elettrica, è indipendente dal tempo ed a

Pagina 267

Fondamenti della meccanica atomica

(dove e rappresenta la carica dell'elettrone in valore assoluto). Questo risultato si potrebbe estendere ai sistemi con quanti si vogliono elettroni.

Pagina 274

Fondamenti della meccanica atomica

e si riconosce che: il momento magnetico dovuto al moto orbitale degli elettroni è sempre un multiplo intero di

Pagina 275

Fondamenti della meccanica atomica

magnetici generati dai Z — 1 elettroni del nocciolo si elidono: invece negli altri atomi vi è da tener conto degli spin e dei campi magnetici generati

Pagina 279

Fondamenti della meccanica atomica

In questa teoria si è supposto che gli elettroni diffondenti fossero liberi, mentre nella realtà essi sono più o meno vincolati al nucleo dell'atomo

Pagina 30

Fondamenti della meccanica atomica

È questa la relazione cercata. Da essa risulta, in particolare, che, col variare di θ da O a 180°, θ' varia da 90° a 0°: quindi, gli elettroni sono

Pagina 32

Fondamenti della meccanica atomica

trattasse di particelle identiche (p. es., elettroni) si dovrebbero fare altre considerazioni, che rimandiamo al cap. VI.

Pagina 339

Fondamenti della meccanica atomica

DIRAC fa l'ipotesi che uno spazio privo di cariche elettriche non debba pensarsi come uno spazio in cui non vi sono elettroni, ma che invece vi siano

Pagina 461

Fondamenti della meccanica atomica

argomento e sulla annichilazione degli elettroni, rimandiamo al n. 26 e al n. 31 della bibl., nonchè all'opuscolo di I. CURIE ed F. JOLIOT L'électron

Pagina 463

Fondamenti della meccanica atomica

(l) Per indicazioni bibliografiche più complete e per maggiori particolari su questo argomento e sulla annichilazione degli elettroni, rimandiamo al

Pagina 463

Fondamenti della meccanica atomica

ciascuno degli elettroni dell'atomo resta individuato da una quaterna di numeri quantici. Questi numeri intervengono in tutte le leggi che determinano

Pagina 473

Fondamenti della meccanica atomica

in un atomo non vi sono mai due elettroni aventi la stessa qua>terna di numeri quantici Poichè il quarto numero quantico, s, può assumere solo due

Pagina 474

Fondamenti della meccanica atomica

(2) Si ammette il principio di Pauli per qualunque sistema contenente più elettroni: p. es. la « statistica di Fermi», valida per un gas di elettroni

Pagina 475

Fondamenti della meccanica atomica

possono essere al più due elettroni aventi questa tema di numeri quantici orbitali (o, come si dice brevemente, questa «orbita»). In questa forma fu

Pagina 475

Fondamenti della meccanica atomica

a un valore tale da poter trascurare le interazioni fra i diversi elettroni, come si è detto a pag. 474: sia allora la autofunzione dell'i-esimo

Pagina 477

Fondamenti della meccanica atomica

In molti casi, in un sistema con due elettroni le forze dovute agli spin sono trascurabili in prima approssimazione. Formalmente, ciò significa che

Pagina 485

Fondamenti della meccanica atomica

di elio, in quanto si possono schematizzare col criterio del § 59, p. II, considerando i due elettroni di valenza come soggetti all'attrazione del

Pagina 496

Fondamenti della meccanica atomica

formula di Bohr (18). Si comprende dunque che quando degli atomi sono bombardati da elettroni di energia sufficiente ad eccitarli, essi debbono emettere

Pagina 51

Fondamenti della meccanica atomica

studi. Il dispositivo generalmente usato per lanciare degli elettroni con una data velocità consiste (v. fig. 9) in un filo metallico arroventato

Pagina 52

Fondamenti della meccanica atomica

elettroni nell'urto, ossia l'energia comunicata all'atomo per eccitarlo: si hanno così le altezze dei diversi livelli al disopra del livello fondamentale

Pagina 54

Fondamenti della meccanica atomica

rarefatto, la sostanza che si deve studiare, si trova il sistema per il lancio di elettroni costituito, come si è detto al § precedente, da un filamento

Pagina 55

Fondamenti della meccanica atomica

Ma supponiamo ora di aumentare il potenziale V, finchè eV sia poco superiore ad E2—E1: allora la forza viva degli elettroni, in vicinanza della

Pagina 55

Fondamenti della meccanica atomica

usate per accelerare gli elettroni (p. es. 40 volt): allora nessuno degli elettroni lanciati dal filamento potrà arrivare alla placca P, perchè saranno

Pagina 57

Fondamenti della meccanica atomica

Supponiamo di racchiudere un gas formato da atomi e da elettroni in una cavità a pareti perfettamente riflettenti sia per gli atomi che per gli

Pagina 59

Fondamenti della meccanica atomica

collisione tra elettroni ed atomi (effetto Ramsauer), ed a varie altre questioni.

Pagina 67

Fondamenti della meccanica atomica

Secondo la meccanica ondulatoria, il comportamento di un fascio di elettroni (p. es. un fascio di raggi catodici) è retto da leggi matematiche assai

Pagina 73

Fondamenti della meccanica atomica

tensione di questa si poteva variare la velocità degli elettroni (nelle esperienze descritte la tensione variava da 30 a 370 voli). I diaframmi

Pagina 75

Fondamenti della meccanica atomica

Gli elettroni erano emessi (fig. 11) da un filamento di tungsteno incandescente F, e venivano accelerati dal campo creato tra F ed il diaframma D

Pagina 75

Fondamenti della meccanica atomica

segmento proporzionale al numero di elettroni diffusi in quella direzione ed i diversi diagrammi corrispondono a diverse velocità degli elettroni incidenti

Pagina 79

Fondamenti della meccanica atomica

riflessione regolare ogni volta che θ passava per un valore soddisfacente la (34): invece nelle esperienze con gli elettroni è più comodo tenere fisso

Pagina 79

Fondamenti della meccanica atomica

Si inviano gli elettroni sul cristallo non più normalmente ma con un angolo di incidenza θ (fig. 14). La direzione di propagazione, nell'interno del

Pagina 79

Fondamenti della meccanica atomica

I corpuscoli elettrici negativi, o elettroni, sono noti da molto tempo come costituenti i raggi catodici ed i raggi β delle sostanze radioattive

Pagina 8

Fondamenti della meccanica atomica

Altre esperienze di diffrazione degli elettroni, sia col metodo analogo a quello di Lane che col metodo analogo a quello di Bragg, sono state poi

Pagina 80

Fondamenti della meccanica atomica

Tale metodo è stato applicato agli elettroni da G. P. THOMSON, da RUPP e da altri, e si è mostrato per molti aspetti più vantaggioso di quello di

Pagina 81

Fondamenti della meccanica atomica

Considerazioni teoriche suggeriscono, come vedremo al § 26, p.II, che la lunghezza d'onda λ dipenda dalla velocità v degli elettroni secondo una

Pagina 81

Fondamenti della meccanica atomica

Questa formula (che per V piccolo coincide con la (38)) è stata verificata da esperienze eseguite da PONTE su elettroni veloci (fino a 17.250 volt

Pagina 83

Fondamenti della meccanica atomica

Le esperienze di diffrazione degli elettroni, descritte nei §§ precedenti, hanno dimostrato chiaramente che non solo la radiazione elettromagnetica

Pagina 84

Cerca

Modifica ricerca